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La terapia consiste nell’analisi della struttura interna dell’esperienza reale, qualunque sia l’intensità del contatto che la caratterizza: il problema non è costituito tanto da ciò che viene esperimentato, ricordato, fatto o detto, ecc., quanto da come viene ricordato ciò che ricordiamo, da come diciamo quel che diciamo, con quale espressione del volto, con quale tono di voce, con che tipo di sintassi, con quale postura, sulla base di quale emozione, dimenticando cosa, con quali premure o mancanze di riguardo nei confronti dell’altra persona ecc. Operando sull’unità e sulla mancanza di unità di questa struttura dell’esperienza qui e ora, ci sarà possibile ricostruire i rapporti dinamici tra figura e sfondo, fino a quando il contatto non diverrà più intenso, la consapevolezza più luminosa e il comportamento più energico.

[…] nella psicoterapia cerchiamo nella situazione presente la pressione di tutte le situazioni non risolte, e ci volgiamo verso una integrazione migliore sulla scorta della sperimentazione attuale di nuovi atteggiamenti e di nuovi materiali tratti dall’effettiva esperienza quotidiana.

(Teoria e pratica della Terapia della Gestalt, Perls, Hefferline e Goodman)

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